Vardel
Le Storie della Passione e della Risurrezione di Cristo
a cura di
Giuseppe Ussani d’Escobar
Anteprima sabato 25 maggio ore 17:00 – Inaugurazione 26 maggio ore 12.30
“Parrocchia San Gregorio VII” Via Gregorio VII, 8, Roma
dal 26 Maggio al 9 giugno 2024
Una bella e preziosa opportunità per Roma, rivedere Franco Cardillo in arte Vardel all’opera con questa sua personale, l’artista era infatti stato notato già dal grande Cesare Brandi che lo aveva incoraggiato ad alimentare e a perseguire la sua vena creativa individuando e riconoscendo nelle sue immagini di allora, della sua giovinezza “una visione nuova, un modo di accostarsi all’opera d’arte con amore e violenza, con rispetto ed oltranza” , ma sempre come sostiene il curatore della sua nuova mostra Giuseppe Ussani d’Escobar: l’artista si avvicina alla realtà “con un verismo originale, non falso mai costruito”. La Personale di Vardel è fortemente voluta e sostenuta dalla Parrocchia San Gregorio VII e dalla Società di San Vincenzo De Paoli da sempre attivi nella solidarietà e nel volontariato nel panorama romano, a loro un importante ringraziamento nel credere in Franco Cardillo e nel sostenere la sua rinascita artistica. Ussani d’Escobar critico d’arte dal profilo internazionale e che riconosce in Vardel un importante talento afferma: “Le Storie della Passione e della Risurrezione di Cristo” nascono dalla strada e dagli spostamenti di Vardel nel corso dei quali egli entra in una mistica e carnale meditazione, affacciandosi sull’universo dell’altro: cronache “neorealiste” e “veriste” di una vita vissuta seguendo le orme del Cristo” e continua “certamente il cinema neorealista e di denuncia sociale si rispecchia nelle scene e nei volti significativi, intensi, “popolari” di Vardel; il verismo di Pasolini del suo “Il Vangelo secondo Matteo”, di “Il Cristo proibito” di Curzio Malaparte sono una fonte d’ispirazione inesauribile per l’artista”. Il Curatore mette in evidenza come “Vardel si riconosce nel fratello, nella sua croce e decide di camminare con lui per le vie del mondo, l’altro è Gesù che divinizza l’uomo. La sua “Deposizione” e la sua “Flagellazione” sono opere concettuali eseguite su cartoni abbandonati e da lui trovati che vivono la nuova esistenza del riciclo dei materiali; nella “Deposizione” così come nella “Flagellazione” il groviglio di linee partorisce la forma: il caos degli inizi è il grembo della madre terra, è la mente che nutre e produce la vita, che la costituisce nella sua bellezza, nella sua instabilità, nella sua fragilità ma infine nella sua immortalità. Nella transitorietà e nella precarietà, le forze distruttive e negative del caos potrebbero riassorbire tutto il Creato, ingoiare di nuovo per intero l’Universo che noi conosciamo, annientarlo, ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare che Cristo ha operato la redenzione sul tempo e sullo spazio e che questi non potranno più essere schiacciati dal peccato e vinti dalla morte”. Per il Curatore diventa naturale evidenziare una somiglianza visionaria e mistica tra Vardel e Jackson Pollock, l’artista statunitense che, per un periodo importante della sua vita, ancorava il suo “dripping” e le sue astrazioni alla riconoscibilità, all’intuizione e alla stabile certezza delle forme.
La Personale sarà visitabile dal 26 Maggio al 9 giugno 2024 presso Parrocchia San Gregorio VII” Via Gregorio VII, 8, - 00165 Roma; Per le visite dal lunedì al sabato: 17:00 – 19:30; domenica: 8:30 – 13:00. Gli orari di apertura coincidono prudentemente con i tempi di maggiore affluenza di fedeli in chiesa.
Info: Cellulare +39 334 2406735; Parrocchia San Gregorio VII Tel. +39 06 631709; Società di San Vincenzo De Paoli Tel. +39 06 6796989;