Riconoscere la nostra povertà

Una riflessione di Padre Valerio Di Trapani CM, Visitatore della Provincia d’Italia Padri della Missione, sulla Giornata Mondiale dei Poveri

Quest’anno si ripete l’appuntamento con la Giornata Mondiale dei Poveri che si terrà il prossimo 17 novembre 2024. Il Santo Padre presiederà, come ormai di consueto, la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Seguirà il tradizionale pranzo con alcuni poveri in Aula Paolo VI, organizzato, come lo scorso anno, dal Dicastero per la Carità, mentre il Dicastero per l’Evangelizzazione provvederà alle esigenze dei più bisognosi con diverse iniziative benefiche.

La Famiglia Vincenziana internazionale, dal 14 al 17 novembre, in contemporanea quindi, sarà riunita a Roma per la Seconda Convocazione che ha per tema: “Mantenere il Fuoco acceso: la Sinodalità Vincenziana in azione”. In quei giorni, i vari responsabili nazionali e internazionali dei diversi rami della Famiglia Vincenziana si confronteranno per riconoscere cosa significa, per i vincenziani del mondo, rispondere alla chiamata di papa Francesco alla Sinodalità.

Il meeting internazionale della Famiglia Vincenziana si concluderà con la partecipazione all’Eucaristia nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Santo Padre e con la distribuzione di 1500 zaini contenenti alcuni aiuti alimentari e kit per l’igiene personale e il benessere. Questo sarà solo un segno di partecipazione alla vita delle persone senza dimora verso le quali la Famiglia Vincenziana pone attenzione da sempre e negli ultimi anni anche attraverso il progetto delle 13 case. Questo piano d’azione della Famiglia Vincenziana ha come obiettivo di donare una casa decente a tutti e porre fino allo scandalo della presenza di tante persone senza dimora che vivono nelle nostre citta.

San Vincenzo attuò, al suo tempo, una delle risposte creative per risolvere il problema dei senzatetto e, con i proventi di una eredità di cui era destinatario, acquistò 13 case per bambini abbandonati.  Con grande abilità negli affari, Vincenzo affittò le case alle Dame della Carità e destinò i proventi dell’affitto alle missioni.  Le Figlie della Carità si occupavano della cura e dell’educazione dei bambini.  San Vincenzo si occupò anche di ospitare i rifugiati che arrivavano a Parigi, vittime della guerra, della carestia e della peste, nonché altre persone che vivevano per strada, il che significava anche sfamare talvolta migliaia di persone.

In soli 6 anni, dal 2018 al 2023, la FAMVIN Homeless Alliance (FHA) ha fornito a più di 10.000 ex senzatetto un alloggio sicuro e l’accesso ad altri servizi di supporto.

Attualmente (giugno 2024) 68 sono i paesi coinvolti e 108 i progetti realizzati e 2.523 nuove abitazioni destinate a 10.256 persone senza dimora.

L’attenzione della FHA per i senzatetto ha tre dimensioni:

  • Senzatetto: persone che dormono per strada
  • Persone che vivono in alloggi temporanei: campi profughi, sfollati interni, ecc.
  • Persone che vivono in alloggi inadeguati o non sicuri: baraccopoli, rifugi.

La Giornata Mondiale dei Poveri è per tutta la Chiesa e per noi Famiglia Vincenziana un’opportunità per prendere coscienza della presenza dei poveri nelle nostre città e comunità, e per comprendere le loro necessità.

Il tema della Giornata Mondiale dei Poveri è: “La preghiera del povero sale fino a Dio” (cfr Siracide 21,5). Il Papa, nel suo messaggio, ribadisce che la preghiera deve trovare nella carità concreta la verifica della propria autenticità. Infatti, la preghiera e le opere si richiamano a vicenda: «se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; (…) tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce» (n. 7).

L’autore del libro del Siracide scopre che Dio è “impaziente” fino a quando non ha reso giustizia ai poveri: «La preghiera del povero penetra le nubi, finché non sia arrivata, non si contenta; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità. Il Signore non tarderà e non si mostrerà indulgente sul loro conto» (Sir 35,17-19). Dio conosce le sofferenze dei suoi figli, perché è un Padre attento e premuroso verso tutti. Come Padre, si prende cura di quelli che ne hanno più bisogno: i poveri, gli emarginati, i sofferenti, i dimenticati... Ma nessuno è escluso dal suo cuore, dal momento che, davanti a Lui, tutti siamo poveri e bisognosi. Tutti siamo mendicanti, perché senza Dio saremmo nulla. Non avremmo neppure la vita se Dio non ce l’avesse donata. E, tuttavia, quante volte viviamo come se fossimo noi i padroni della vita o come se dovessimo conquistarla! (cfr. Francesco, Messaggio Giornata dei Poveri, Roma, 13 giugno 2024).

Riconoscere la nostra povertà, la nostra dipendenza da Dio, ci permette di guardare il fratello che vive nel bisogno con occhi rinnovati dall’amore di Dio. Il frastuono delle guerre che giunge fino alle nostre case ci ricorda quanto siamo lontani dal sogno di Dio, di un’umanità che viva la fraternità e l’amore. Per questo, la Famiglia Vincenziana, con segni concreti, continua con determinazione a restituire dignità a tutti costruendo spazi di ospitalità, servizi di accoglienza e promozione umana; anche durante l’anno giubilare, l'Alleanza Famvin con le persone senzatetto svilupperà con la Famiglia Vincenziana un progetto 13 Case in 13 paesi. Vincenzo de’ Paoli e i santi e beati della Famiglia Vincenziana ci sostengano perché anche le nostre preghiere penetrino le nubi e finalmente le nostre città siano spazi di pace e di concordia.

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